L’edilizia è un settore pericoloso. Solo tra il 2012 e il 2014, oltre 500 lavoratori migranti indiani e 382 nepalesi sono morti costruendo gli stadi per la Coppa del Mondo del 2022 in Qatar. Persino figure di spicco come l’architetto Zaha Hadid hanno considerato la sicurezza dei lavoratori come un problema del governo, non suo. Ciò evidenzia una disconnessione critica: progettazione e costruzione sono spesso trattate come entità separate, con scarsa collaborazione sulle implicazioni sulla sicurezza. Ma cosa succederebbe se non lo fossero?
Le pratiche snelle, originariamente incentrate sul miglioramento della produttività delle costruzioni, hanno rivelato un potente effetto collaterale: una migliore pianificazione porta a cantieri più sicuri. Il Last Planner System®, un metodo per coordinare le attività di costruzione settimanali, ha dimostrato che solo il 54% dei lavori è stato completato come previsto. Semplicemente pianificando il lavoro correttamente, i team hanno ridotto drasticamente gli incidenti, perché meno lavoratori hanno dovuto improvvisare scorciatoie pericolose quando si sono verificati problemi imprevisti.
Il legame nascosto tra lavoro non pianificato e lavoro non sicuro
Un appaltatore ha scoperto uno schema sorprendente: la maggior parte degli incidenti iniziava con la frase: “Stavo progettando di fare X, ma poi è successo Y, quindi ho ordinato alla mia squadra di fare Z”. Il lavoro non pianificato significa quasi sempre lavoro non sicuro. Obbligando i caposquadra a scrivere nuovi compiti, valutare i rischi e creare piani di sicurezza prima di procedere, un’azienda ha ridotto drasticamente sia i problemi di qualità che gli infortuni.
Questo principio va oltre la costruzione. In Alcoa, il CEO Paul O’Neill ha dato priorità a zero infortuni sul lavoro. Il suo approccio non riguardava i costi; si trattava di risolvere le cause alla base degli incidenti. Entro 24 ore da qualsiasi incidente, ha richiesto rapporti sulle cause profonde e sulle misure preventive. Il risultato? Non solo è migliorata la sicurezza, ma sono aumentati anche la qualità, l’efficienza e i profitti. L’identificazione dei problemi di sicurezza ha messo in luce difetti sistemici nei processi, portando a miglioramenti globali.
Prevenzione attraverso il design: un cambio di paradigma
Lean e Last Planner si concentrano sul flusso di lavoro. Ma cosa succede quando la sicurezza viene data priorità prima nella fase di progettazione? Molti presumono che la sicurezza e i costi siano dei compromessi. Questo è spesso falso. Fino al 60% degli incidenti edili ha origine da difetti di progettazione. Immagina un lavoratore che cade da un tetto; una struttura meglio pianificata avrebbe potuto prevenire del tutto il pericolo.
La progettazione determina la sequenza di costruzione, la scelta dei materiali, l’accesso e le esigenze delle attrezzature. Senza il contributo del costruttore, i progetti spesso creano condizioni pericolose. Ad esempio, gli architetti potrebbero specificare le luci in luoghi inaccessibili, costringendo i lavoratori a correre rischi inutili per installarle.
Il problema non è solo estetico; è una mancanza di comunicazione. Un architetto ha ricordato di aver progettato le pareti della CMU con la rigatura centrale su entrambi i lati, solo per sentirsi dire da un caposquadra frustrato che ciò rendeva impossibile l’allineamento. Questi problemi emergono solo quando i costruttori stanno effettivamente costruendo.
Andare oltre i DPI: eliminare i rischi alla fonte
I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono essenziali, ma sono la misura di sicurezza meno efficace. La strategia più efficace è eliminare completamente i rischi. Che cosa significa in pratica?
- Accesso sicuro: Progettare un accesso sicuro e permanente per la costruzione, il funzionamento e la manutenzione.
- Prefabbricazione: Utilizzare la prefabbricazione fuori sede per ridurre i rischi in loco.
- Identificazione dei pericoli: Identificare potenziali cadute e altri rischi durante la progettazione.
- Costruzione più semplice: Dai la priorità a metodi di costruzione più semplici e sicuri.
Le nuove pratiche di progettazione snella come Target Value Delivery (TVD) e Set-Based Design incoraggiano fin dall’inizio la collaborazione tra progettisti e costruttori. I team interfunzionali possono identificare ed eliminare i pericoli prima che diventino problemi.
Un nuovo approccio: imparare dagli errori del passato
La chiave è imparare dai progetti passati. Un costruttore che stava costruendo un YMCA con un mix di prefabbricati, CMU e acciaio ha scoperto posizioni di incorporamento confuse nel progetto. Il team di progettazione ha migliorato la seconda struttura incorporando il feedback dei costruttori e riducendo gli errori.
Allo stesso modo, un team di architetti alle prese con tagli al budget per un progetto universitario ha semplicemente chiesto a un subappaltatore meccanico di progettare il sistema rispettando i costi. Coinvolgendo tempestivamente l’installatore, hanno evitato infiniti cicli di progettazione del valore.
Il risultato finale
Progettare pensando alla costruzione porterebbe a progetti più sicuri e di qualità superiore, tempi ridotti e costi inferiori. Richiede un cambiamento di mentalità: la sicurezza non è un ripensamento; è un principio di progettazione fondamentale. Unendo architettura ed edilizia attraverso pratiche Lean, possiamo costruire un futuro più sicuro ed efficiente per tutti i soggetti coinvolti.
















































